Il sarto di Monet è stato scritto da Michele Attanasio, nato nel 1968 a Napoli, dove trascorre i primi anni della sua vita. Nel 1982 segue i suoi genitori a Bologna, dove vive tuttora. È sposato, ha due figli e svolge l’attività di manager tra la sua città e Modena. Fin da piccolo è un accanito lettore. La passione per i libri, i viaggi e i vini sono gli strumenti che usa per tenere viva la sua innata curiosità. Si avvicina alla scrittura quasi per caso, prendendo appunti di viaggio e abbinandoli alle fotografie. L’idea di scrivere un romanzo nasce da un’altra sua passione, quella per i pittori impressionisti.
La proposta del nostro Salotto letterario è un thriller ambientato tra Londra e Bologna. Due giovani storici dell’arte, Simon Cember e Sandra Celli, entrano in possesso di alcuni documenti lasciati dal professor Anthony Matree, ucciso nella sua casa di Londra, perché molto vicino al ritrovamento di trenta quadri di Claude Monet, spediti dal pittore verso una destinazione misteriosa nel marzo del 1912.
I due, cercando di riannodare i fili di una storia che diventa sempre più enigmatica, mettono a repentaglio le proprie vite in nome della promessa di terminare il lavoro del loro mentore.
Braccati dal killer del professor Matree, partono da Londra per arrivare a Bordighera: quello che scoprono potrebbe metterli sulla strada giusta, strada che porta al nome di Adelmo Negrini. Cosa lega un sarto bolognese al maestro dell’impressionismo?
Questa è la domanda alla quale Simon e Sandra cercano di dare risposta arrivando a Bologna. La città felsinea, magica come i suoi portici, misteriosa come i suoi vicoli, sarà il palcoscenico sul quale i due giovani lotteranno per la vita pur di scoprire la verità.